DISCOPATIA LOMBARE
come curarla
La discopatia lombare consiste in una alterazione degenerativa del disco intervertebrale, che progressivamente perde la sua elasticità e va incontro a fibrosi, diminuendo di spessore e determinando così un abbassamento dello spazio intervertebrale. Tutto questo porta ad una alterazione del movimento a livello del segmento interessato con comparsa della lombalgia. I principali fattori di rischio per l’insorgenza di una discopatia lombare sono un eccessivo carico sulla colonna in seguito ad attività sportiva intensa o a lavori pesanti, posture scorrette, prolungate posizioni sedute, obesità, fumo, familiarità per dolore lombare.
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Nelle fasi iniziali la discopatia lombare esordisce con un lieve dolore lombare, continuo ma tollerabile, che può andare incontro a saltuarie acutizzazioni della durata di qualche giorno. Generalmente il dolore peggiora in seguito ad una prolungata posizione seduta e ai movimenti di torsione della colonna. Il dolore tende a migliorare cambiando spesso posizione, alternando postura seduta e eretta e camminando per brevi tratti. Più raramente la discopatia lombare esordisce con una lombalgia molto intensa, spesso con la deviazione della colonna da un lato a causa del dolore (scoliosi antalgica) e difficoltà a mantenere la stazione eretta. Per molto tempo la discopatia lombare può andare avanti alternando periodi di benessere a periodi di dolore. Progressivamente, con il peggioramento della degenerazione discale, la sintomatologia tende a diventare più continua ed intensa.
La discopatia lombare viene diagnosticata con la risonanza magnetica nucleare. Il segno caratteristico è la presenza del black disk ( disco nero) che appare più scuro rispetto ai dischi normali e si presenta ridotto in altezza. Possono inoltre essere presenti alterazioni di segnale a livello dei piatti vertebrali (segno di Modic), indice dell’infiammazione delle vertebre. Con la risonanza magnetica si evidenzia anche l’eventuale presenza di una protrusione o ernia discale associata e l’altezza del disco. È inoltre indicata l’esecuzione di una radiografia della colonna lombare in dinamica per valutare la presenza della instabilità vertebrale.
Nella fase acuta il trattamento è conservativo e consiste nel riposo a letto per qualche giorno e nell’uso di farmaci antidolorifici e rilassanti della muscolatura. L’ozonoterapia può trovare la sua indicazione per contribuire alla diminuzione della sintomatologia dolorosa. Nelle forme croniche è indicato il trattamento fisioterapico. È importante inoltre cercare di svolgere una regolare attività fisica.
Quando la terapia conservativa non sortisce effetto ed il dolore assume un andamento continuo, tale da rendere difficoltosa la propria attività lavorativa o anche lo svolgimento delle semplici attività della vita quotidiana, è allora indicato il trattamento chirurgico. Dato che la genesi del dolore è causata dalle alterazioni del movimento a livello del segmento interessato, l’intervento consiste nella stabilizzazione del segmento. Tale intervento viene eseguito con la tecnica percutanea mininvasiva.
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